La sonda della NASA spia i pennacchi sopra i laghi di lava della Luna di Giove
Non è una luna grande rispetto ad alcuni dei suoi vicini, ma Io di Giove è estremamente attivo, con centinaia di vulcani che emettono pennacchi di lava a decine di miglia sopra la sua superficie, secondo la NASA. La tecnologia a infrarossi a bordo della sonda Juno dell'agenzia spaziale ha mappato due di queste eruzioni a febbraio, restituendo dati preziosi sui misteriosi avvenimenti sotto la superficie di Io. I ricercatori hanno condiviso le loro intuizioni sulla questione in un articolo pubblicato la scorsa settimana.
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Da circa 2.400 miglia di distanza, lo strumento Jovian Infrared Auroral Mapper (JIRAM) della sonda "ha rivelato che l'intera superficie di Io è coperta da laghi di lava contenuti in strutture simili a caldere", ha spiegato Alessandro Mura, co-investigatore di Juno dell'Istituto Nazionale di Roma. per l'Astrofisica. Sulla Terra, una caldera è un cratere formato da un vulcano in collasso. Io è circa un quarto della Terra in termini di diametro e poco più grande della Luna terrestre.
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"Nella regione della superficie di Io in cui disponiamo dei dati più completi, stimiamo che circa il 3% di essa sia coperta da uno di questi laghi di lava fusa", ha affermato Mura. Lo strumento JIRAM di Juno è arrivato tramite l'Agenzia Spaziale Italiana, Agenzia Spaziale Italiana.
Secondo Mura, autore principale dell'articolo su Io, i sorvoli della sonda rivelano il tipo più comune di vulcanismo sulla luna più calda di Giove: "enormi laghi di lava dove il magma va su e giù".
Ha aggiunto: “La crosta lavica è costretta a rompersi contro le pareti del lago, formando il tipico anello di lava visto nei laghi di lava hawaiani. Le pareti sono probabilmente alte centinaia di metri, il che spiega perché generalmente non si osserva la fuoriuscita del magma”.
I ricercatori stanno ancora esaminando attentamente i dati raccolti dai sorvoli ravvicinati di Giunone su Io, avvenuti nel febbraio 2024 e nel dicembre 2023.