Journal Ouvert
Diario aperto: una foto al giorno.
Sono sempre stato affascinato dalle storie. Le storie sono il modo in cui diamo un senso alle nostre vite, emozioni e sogni. Le storie sono il modo in cui ci connettiamo con gli altri, condividiamo le nostre esperienze e ispiriamo il cambiamento. Le storie sono il modo in cui ci esprimiamo come artisti.
Ma come raccontiamo storie accattivanti, autentiche e significative? Come trasformiamo i nostri ricordi in Arte?
Questa domanda mi ha spinto a iniziare il mio progetto “Journal Ouvert” (Open Diary) nel 2003. Avevo 22 anni e mi sentivo perso e infelice. Non ho avuto alcun sostegno dai miei genitori per i miei studi artistici. Ho avuto una relazione difficile che stava andando in pezzi. Non avevo fiducia in me stesso o nel mio futuro.
Tutto rimarrebbe uguale se tenessi tutto uguale.
Gli specchi rotti del passato
Ho letto tutti i miei diari per rivisitare il mio passato e vedere quali intuizioni avrei potuto ricavarne. Volevo imparare qualcosa e avere delle risposte.
Ed è quello che è successo.
Quello che ho trovato è stato scioccante. I miei diari erano pieni di negatività, dolore e autocommiserazione. Erano una raccolta di brutti momenti che oscuravano quelli belli. Non erano le storie che volevo leggere e ricordare.
Mi sono reso conto che dovevo cambiare il modo in cui archiviavo il mio passato, poiché la mia scrittura non mi permetteva di essere giusto o umile.
La fotografia come nuovo strumento di narrazione
La fotografia è stata una scelta naturale. È il mezzo di espressione in cui mi sono sempre sentito a mio agio.
Ho esplorato il desiderio di usare la fotografia per diverse settimane fino a quando mi è venuta un'idea: catturare la mia giornata in una foto, quella che meglio riassume la mia giornata.
Questo vincolo ha sicuramente creato le basi per il mio progetto. Per rimanere disciplinato e coerente, stabilisco delle regole per le mie foto:
- Nessuna modifica o filtro
- Nessuno stile fotografico imposto
- Solo a colori e con orientamento orizzontale
- Usa quelle scattate da me. A meno che io non compaia nella fotografia, posso scegliere la foto di qualcun altro per quel giorno.
Nel 2003 ho usato macchine da presa a pellicola; una fotocamera digitale non era un'opzione ovvia. Erano nuovi, costosi e offrivano immagini a bassissima definizione. Ma sapevo che passare al digitale sarebbe stato un saggio investimento a lungo termine. Così ho dovuto convincere mio padre ad aiutarmi a comprare una fotocamera digitale da 2 megapixel.
Impegno a vita
All'inizio del 2003 era tutto pronto, tranne che avevo paura di iniziare. Sapevo che sarebbe diventata un'abitudine quotidiana e una passione per tutta la vita a cui non avrei mai potuto rinunciare.
Ho provato e fallito diverse volte per iniziare. Fino a quando i due eventi quasi si susseguono: il compleanno di mia nonna e la rottura con il mio ragazzo.
Questi due giorni sono stati così diversi e opposti nelle emozioni e nei significati. Hanno segnato l'inizio perfetto del mio progetto “Open Diary”.
La fotografia come superficie rivelatrice
Non appena ho iniziato questo viaggio, la macchina fotografica mi ha costretto a identificare e affrontare l'intero spettro delle mie emozioni. Ho iniziato a sentire qualcosa di inaspettato. Fotografare i sentimenti che ribollivano dentro di me è stato intimidatorio e stimolante.
Ma con il tempo ho imparato a catturarli con gentilezza.
Ho anche imparato ad essere attento con le immagini davanti a me. Ogni giorno, ogni ora, ogni momento, cerco l'occasione per scattare la mia foto. Di conseguenza, ho affinato il mio talento per anticipare e innescare momenti magici.
E con il tempo ho capito che la magia non avviene per caso; è fatto.
Festeggiamo 20 anni di foto quotidiane
L'anno 2023 segna il 20° anniversario di questo progetto. Questo mi ha permesso di scattare oltre 7.300 foto al giorno.
Ognuno è stato un'opportunità per spingermi a superare le mie paure e i miei limiti. Ognuno racchiude un giorno della mia vita, con i suoi alti e bassi. Ognuno racconta una storia, una storia di resilienza, creatività e amore.
Ricordo ognuna di quelle 7300 foto. Ricordo ogni giorno dei miei ultimi 20 anni.
Questo progetto durerà fino al mio ultimo respiro e ha già superato le mie aspettative. La cosa fantastica è che so che continuerà ad ispirarmi fino all'immagine finale.
Oggi ho deciso di aprire questo diario per ispirarvi condividendo la mia vita e forse un po' della vostra.