Il Washington Post si scusa per la vignetta razzista di Hamas che non avrebbe dovuto essere pubblicata in primo luogo

Nov 10 2023
Il redattore della pagina editoriale David Shipley ha affermato di "aver perso qualcosa di profondo e divisivo".

Mercoledì, il Washington Post ha finalmente rimosso una vignetta editoriale razzista che mostrava un leader di Hamas che utilizzava i civili come scudi umani. Non avrebbe dovuto essere pubblicato in primo luogo considerando quanto sia disgustoso e decisamente disumano per i palestinesi.

Michael Ramirez ha creato la vignetta, intitolata “Human Shields”, raffigurante palestinesi con lineamenti fortemente esagerati: un uomo con un naso considerevole e una bocca ringhiante etichettato “Hamas” è legato con una corda a quattro bambini spaventati e una donna che indossa un hijab.

“Come osa Israele attaccare i civili”, osserva l’uomo nella vignetta.

In una lettera ai lettori, il redattore della Editorial Page David Shipley ha cercato di attenuare la reazione negativa affermando che la vignetta aveva lo scopo di fare satira su Hamas. Tuttavia, si rese presto conto che il pubblico era sconvolto dalle sue sfumature discriminatorie. Shipley ha scritto:

“La reazione all’immagine mi ha convinto che mi ero perso qualcosa di profondo e divisivo, e me ne pento. La nostra sezione ha lo scopo di trovare punti in comune, comprendere i legami che ci tengono uniti, anche nei momenti più bui. Con questo spirito abbiamo rimosso il disegno. Pubblichiamo anche una selezione di risposte alla caricatura. E continueremo a rendere la sezione sede di una serie di punti di vista e prospettive, comprese quelle che sfidano i lettori. Questo è lo spirito del giornalismo d’opinione, muoversi imperfettamente verso uno scambio costruttivo di idee a tutta la velocità possibile, ascoltando e imparando lungo il percorso”.

La dichiarazione di Shipley conteneva anche lettere che criticavano la decisione di pubblicare il fumetto.

La guerra tra Israele e Hamas ha ormai superato la soglia del mese, con la retorica razzista contro i palestinesi che dilaga. Il Washington Post ha fatto la cosa giusta rimuovendo la vignetta e affrontando il fatto che era sbagliato pubblicarla.

Tuttavia, è allarmante che questo tipo di razzismo venga amplificato da piattaforme così potenti e vitali.